GOSSET GRANDE RÉSERVE BRUT

Mi avvicino con attenzione a questa bottiglia perchè segnalata varie volte e finalmente nel mio calice: la storia di Gosset inizia nel lontano 1584 con Pierre Gosset a ritrovarsi in eredità una vigna in Ay. Pierre si dedicata alla produzione di vini rossi fermi e soltanto dopo qualche secolo la Maison ha virato verso le bolle più famose del globo: la famiglia Gosset ha mantenuto la proprietà fino al 1994 e nel 2009 l’azienda si è trasferita ad Epernay senza dimenticare l’attenzione per affinamenti decisamente prolungati. Questa Grande Réserve ha quattro anni sulle spalle ed è composta da Chardonnay e Pinot Nero in parti uguali con un saldo di Meunier. Nota di merito per l’estetica della bottiglia, di fiducioso rigore.

Di educata eleganza, sicuro su note citriche di limone e lime, cenni di cedro e spezie bianche, discreta florealità con note minerali, gelsomino e zagara. Echi di nocciola piuttosto esili, ampiezza appena sopra la media.

Buona intensità sostenuta dalla bolla piuttosto fine, le note principali sono ascrivibili alla sfera citrica, ancora limone e lime con la parte più fresca dell’agrume a dare sostanza, non senza un buon sostegno sapido e minerale. Seltz al limone.

Lungo e articolato, dalle note citriche più intense a discrete sfumature di fiori gialli, note sapide e minerali, dalla conclusione di seltz al limone.

A colpire da subito è il colore tenue che va poi a rinforzare l’impressione dell’assaggio di uno champagne classico, fine e mai esasperato, dalla sostanza evidente ma mai urlata, di note eccezionalmente pulite e ben strutturate. Una certezza.

IBT 92