MONTI BAROLO DEL COMUNE DI MONFORTE D’ALBA 2018
Torno di gran carriera da Monti, cantina che ho nel cuore per la qualità stratosferica di tutte le bottiglie che ho provato negli anni, partendo dai classici langaroli, passando da alcuni esperimenti con Riesling, Chardonnay, Merlot e giungendo a una manciata di Barolo da brivido. La mano salda di Paolo Monti e Roberto Gerbino è impreziosita da talento e umiltà, oltre che da una venerazione per la terra e per la vigna che si ripercuote fino al calice. Dare voce a questi vini è una responsabilità onerosa ma i vini di Monti possono confrontarsi con chiunque in zona senza timore di sfigurare, anzi. Assaggio l’ultimo nato, ovvero il Barolo del Comune di Monforte d’Alba dall’annata 2018: aspettativa elevata.
Profondo e dall’ampiezza discreta con note scure di frutta rossa, ciliegia e amarena, echi di fragola e mirtillo. Note balsamiche di menta e caramella alla liquirizia, echi terrosi e silvestri. Ampiezza in evoluzione sul lungo periodo. La parte balsamica è legata a doppio filo al Comune di provenienza, ematica e profonda, echi erbacei e di terra.
Fresco e succoso inizialmente con note di frutta rossa fresca, arancia sanguinella e fragola, mora e ciliegia, per lasciare posto prima di tutto a un tannino profondo e largo e a note sapide di intensità importante che vanno poi a guidare il tutto. Echi piccanti e di radice di liquirizia.
Lungo, intenso e sapido, echi minerali e terrosi, frutta rossa fresca e agrumi.
Versione piuttosto personale di 2018 dove il terroir guida l’annata, evitando fruttate sensualità e preferendo la profondità della zona e della mano di Cantina. Vino da tenere ben conservato almeno tre anni per iniziare a vederne la grandezza.
IBT 93
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