ENRICO SERAFINO BAROLO CARPEGNA 2018

Alzi la mano chi conosce questa menzione: uno o due direi, forse soltanto chi lavora e opera in Enrico Serafino e pochi altri. Questo fazzoletto di terra si trova nella parte settentrionale del Comune di Serralunga d’Alba e non è di certo tra le più note del comprensorio barolese. Ciò detto, Enrico Serafino ha deciso invece di sottolineare la provenienza di questo vino, anche per evidenziare come la Cantina stia lavorando particolarmente bene non solo sulle bolle dell’Alta Langa ma anche sui tradizionali vini rossi importanti. Fermentazione in acciaio e legno con cappello sommerso e permanenza in legno per oltre due anni: l’annata 2018 si sta facendo strada in questi mesi e gli assaggi iniziali stanno completando la mia impressione su quest’annata che di certo sta regalando qualche sorpresa. Ringrazio Nico Conta per tutto quanto.

Fresco e verace su note minerali ed ematiche, dal rame alla fragola disidratata, passando poi per sensazioni più scure di mora e qualcosa di più fresco e concentrato, agrumato, di limone e lime. Teso.

Succoso da prassi dell’annata 2018, tenendo da parte note agrumate di arancia sanguinella unite a limone e note più scure di fragola e mora. Sapidità innata e dal tannino fitto e regolare, mai opprimente eppure intenso nelle sue corrette prerogative.

Lungo e tannico, dalla freschezza agrumata con note di arancia e mora, avvolgente e appagante.

Serralunga – da qualsiasi punto la si guardi – può di certo dirsi il centro nevralgico del Barolo più classicamente inteso, dal tannino lento a evolversi e dalla tensione definita, potente e mai accomodante, come è giusto attendersi da questo vino. Mano dell’enologo Paolo Giacosa sempre rispettosa del frutto per un vino adatto alla cantina.

IBT 93