CASCINA VANO BARBARESCO CANOVA 2019

Ho incontrato Beatrice e Marco Rivetti in un grigio mattino di Novembre ma ho portato a casa una sensazione estremamente positiva nei confronti di questa piccola Cantina che sta vivendo una nuova giovinezza: i ragazzi sono affiatati e pronti ad affrontare un mondo del vino in evoluzione perenne, senza per questo rinnegare i valori delle generazioni precedenti che tanto hanno creduto in questa terra. Siamo a Neive, periferia Nord del Barbaresco eppure centro nevralgico grazie a un buon numero di cantine eccellenti: Cascina Vano si sta facendo valere e questa seconda serie di assaggi mi conferma le impressioni iniziali. Procedo con il Barbaresco 2019 dalla Menzione Canova, proprio di fronte alla Cantina, con i suoi due anni di botte grande.

Decisamente minerale ed ematico con note di rame e fragola disidratata a fare il paio con l’arancia amara. Frutta rossa compatta e croccante, ancora fragola e mora. Freschezza balsamica specie a bicchiere mosso. Ampio e profondo, non ancora del tutto intelligibile.

Fresco, sapido, dal tannino verticale e importante, struttura croccante e austera dalle note fresche di frutta rossa, fragola e mora. Tensione fine, discreta eleganza e una grande promessa per il futuro.

Lungo, tannico, sapido e fresco di arancia sanguinella, fragola e note ematiche, metalliche e minerali. Complesso.

Rispetto all’annata 2018 l’eloquenza è decisamente minore in favore di una struttura che durerà molto più a lungo, figlia di un’annata diversa, più classicamente da attendere. Ottima mano che si ribadisce in un bouquet tanto fitto quanto profondo.

IBT 93