TENUTA ORNELLAIA ORNELLAIA 2019
Un altro tassello fondamentale nella nascita della fama della zona di Bolgheri è di certo Ornellaia dalla Tenuta omonima, atto di volontà di Lodovico Antinori – fratello di Piero – e da sempre figura eclettica e vivace, responsabile di Ornellaia, Masseto, Biserno e viveur di un periodo storico e culturale che oggi non esiste più se non nei ricordi di chi c’era. Ornellaia prende le distanze da Guado al Tasso (sempre gruppo Antinori) che sorge a pochi passi proprio per il volere di Lodovico di creare un vino italiano che potesse fare da portabandiera nel mondo, un obiettivo riuscito con la consacrazione dalla fine degli anni ’90 a oggi, in cui il mito non si è perso. Un altro vino che cerco di assaggiare ogni anno e che può godere di una grande annata, questa 2019.
Profondo e discretamente succoso, seducente nella sua componente di frutta rossa scura, ciliegi e mora, cenni più scuri di amarena e una speziatura croccante di pepe nero, chiodi di garofano e paprika.
Fitto, succoso e fresco, dalla mora alla ciliegia con un tannino di suadente verticalità e un certo grado di croccantezza. Stoffa, cenni di inchiostro, mora di rovo, un filo di note balsamiche e silvestri. Avvolgente.
Lungo, di media intensità, frutti di bosco, mora e ciliegia, amarena, prolungato abbraccio sapido e delicatamente speziati.
Grande prova in questa annata con un vino suadente e avvolgente anche subito, dotato di una spinta tannica e sapida nel finale che preannunciano evoluzione. Più raffinato che elegante, come spesso accade.
IBT 94
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