AGNELLI VIASSONE NEBBIOLO D’ALBA 2020
Ho già avuto modo di parlarvi dei risultati ottenuti in forma di bottiglia dei fratelli Alessia e Daniele, impegnati dalla vendemmia 2020 a gestire le vigne che il papà Piero ha acquistato nell’ormai lontano 1985 senza una visione globale ma semplicemente come seconda occupazione. Oggi è cambiato tutto e la congiunzione economica e produttiva è florida per queste terre: la volontà di fare bene mi sembra ben in vista, come evidenziato dal Dolcetto testato qualche settimana fa e oggi ribadito da questo Nebbiolo d’Alba. Per questo vino l’affinamento è di 10 mesi in tonneau, il risultato è di circa 1500 bottiglie provenienti da una vigna a pochi passi dalla Cantina, tra Grinzane Cavour e Diano d’Alba. Ringrazio la cantina per gli assaggi.
Discreta ampiezza, profondità garantita da note di frutta rossa, ciliegia e fragola con la mora a farsi largo. Si ampliano anche le note balsamiche, di radice di liquirizia, menta e fiori rossi freschi, di austerità coerente. Note ematiche: rame. Cenni minerali e di scorza di arancia.
Buona intensità, trama palatale fitta e intensa con note di frutta rossa piuttosto importanti, fragola e mora, cenni di vaniglia a introdurre la parte agrumata, citrica, di limone e arancia amara. Tannino avvolgente, non troppo in primo piano. Sapido.
Lungo e tannico, sapido di agrumi e frutta rossa. Arancia, fragola, legno e fave di cacao. Abbraccio sapido prolungato.
Vino corretto e soprattutto buono, gradevole in ogni sua parte nonostante l’apparato alcolico non sia da sottovalutare. Personalmente lo declinerei sulla tavola langarola più esigente: non penso farà brutta figura, anzi. Bravi ragazzi.
IBT 90
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