LUIGI PIRA BAROLO DEL COMUNE DI SERRALUNGA D’ALBA 2011

Come ho scritto nelle storie, ho scelto questa bottiglia per festeggiare il mio compleanno nonostante non sia un vino altisonante o altezzoso: niente riccanza e niente sboccio, preferisco bere vini buoni e fatti da brave persone. La famiglia Pira ha come giardino di casa Marenca, Margheria, VignaRionda e un pezzettino nel Sorano, le radici sono ben salde in Serralunga d’Alba e – oggi, 2022 – la cantina Luigi Pira propone alcuni tra i vini più rappresentativi del Comune. Le potenzialità del Comune sono in parte inespresse per andare incontro al consumo contemporaneo, con vini dal tannino ammorbidito e dalla struttura esuberante: la Cantina propone tutto l’opposto e io ringrazio ogni giorno Gianpaolo e famiglia per i vini che consegnano al mondo intero. Per questo assemblaggio di Rivette, Marenca e Sorano l’affinamento è di due anni in botte grande.

Netta nota di confettura di fragole a dare il via a sensazioni balsamiche di liquirizia. Si avverte una distinta profondità minerale di rame e roccia, altre note di frutta rossa fresca. Bouquet tanto snello quanto piacevole, avvolgente. Caramella alla mora.

Deciso e di intensità appena sopra la media, note fresche di frutta rossa e agrumi, arancia, fragola e mora, con il tannino a giungere dopo qualche momento, anche qui sulla piacevolezza avvolgente.

Lungo e avvolgente, fresco e tannico, agrumi e frutta rossa, discrete spezie e note minerali.

Barolo che ha perso parte dell’irruenza giovanile ma che ha ancora diversi decenni di vita davanti, grazie alla sapiente mano della Cantina che riesce sempre a forgiare vini tra i più rappresentativi del Comune di Serralunga. Un porto sicuro.

IBT 93