LE FRACCE FERNANDO BUSSOLERA 2017
Se c’è un territorio bistrattato da un passato non esattamente all’altezza dell’edonismo che circonda oggi il vino è di certo l’Oltrepò Pavese, sfruttato estensivamente per anni e dalla qualità complessiva non esattamente esaltante (per usare un eufemismo). Oggi per fortuna le cose paiono cambiate e tutto ciò si deve alla presenza di qualche lungimirante mosca bianca della qualità, benché ancora distanti dall’immagine globale di altre zone vitivinicole ben più famigerate. Le Fracce è di certo una mosca bianca non solo per la qualità di tutti (e sottolineo tutti) gli imbottigliamenti da me provati, ma anche per la storia che avvolge la Cantina, il Giardino e le strutture che fanno di questa attività anche un museo all’aria aperta. Roberto Gerbino, enologo di cuore ma anche talento ed esperienza, si è fatto carico della Tenuta e i risultati sono dalla sua parte: assaggiamo la versione 2017 di Bussolera, ovvero 100% Pinot Nero e 24 mesi di affinamento.
Tipica impronta del pinot nero, con leggiadre sfumature di minerale, di cipria e gesso, a fare da ingresso alle spezie, pepe bianco in special modo, per poi dare spazio agli agrumi, limone e cedro in particolare. Sentori iodati e salini, zenzero e cenni di zafferano.
Bolla fine e croccante, di buona persistenza, con la freschezza che prende coraggio tra note agrumate e iodate, limone, lime e cedro con un filo di ananas. Intensità ben più che adeguata.
Lungo e di media intensità, sempre giocato sulla freschezza, con agrumi e note iodate e speziate.
Pinot nero dell’Oltrepó da manuale, con la tipica austerità del vitigno in spumante a colorarsi di note ben centrate e pulite, tenendo la freschezza in primo piano dall’inizio alla fine. Difficile fare meglio, piacevolezza garantita: bottiglia che vola via.
IBT 89
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