CAMPO ALLA SUGHERA 2018
Campo alla Sughera rappresenta in pieno l’entusiasmo da parte di imprenditori stranieri per questo angolo di Toscana, un angolo di poco più di mille ettari vitati che in 25 anni di Denominazione ha saputo raggiungere
risultati straordinari in termini qualitativi e di economia. La famiglia Knauf ha deciso di investire qui nel 1998 e dal 2006 viene prodotto questo Supertuscan che prende il nome della Cantina: la particolarità è di certo l’utilizzo di una percentuale importante di Petit Verdot (metà e metà con il Cab Franc), uva già nota in zona bolgherese ma mai così centrale, e una densità di ceppi per ettaro che sfora i 9500. Per il vino simbolo dell’Azienda l’affinamento è di 18 mesi in barrique, mentre la commercializzazione avviene il quarto anno dalla vendemmia. Ringrazio la Cantina e Paola Chiapasco per l’assaggio.
Ampio ed estremamente piacevole con note di fiori rossi, dalla viola alla rosa, e frutta rossa scura, ciliegi, marasca e pure cassis. La vena più scura, di terra e tabacco, è solo un eco, andando a completare il bouquet. Si avvertono leggeri sentori dell’affinamento con fava di cacao e legno. Vaniglia e mora di rovo.
L’imbocco è una perfetta sintesi del naso con le note rosse e scure di frutta a concedersi immediatamente, cenni di arancia amara e vaniglia, prima di lasciare il posto al tannino, suadente ma preciso, e alla sapidità decisa. Ancora frutta rossa e cenni citrici.
Lungo, tannino avvolgente e frutta rossa scura ben matura, note citriche e sapide a congedarsi.
Vino molto preciso, puntuale nel consegnare note strutturate e pulite. La grande piacevolezza si evidenzia da subito, così come un palato di rilievo con un tannino che non farebbe brutta figura a Bordeaux, anzi. Bella prova, bravi.
IBT 93
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