Damijan Podversic Ribolla Gialla 2017
Che Damijan Podversic e famiglia siano tra i principali interpreti del Collio goriziano a due passi dalla Slovenia è un dato di fatto: presi gli insegnamenti del mentore Josko Gravner, lavorando sodo con passione e determinazione, facendosi aiutare dalla figlia Tamara nella gestione ordinaria di quel gran mucchio di incognite che è una vigna e una cantina gestite in un certo modo, Damijan oggi è un nome pesante che fa girare le teste quando se ne parla. La cantina appena rinnovata è un altro segnale di quanto l’azienda sia cresciuta in ogni dimensione: visita pressoché obbligatoria. Assaggiamo in religioso silenzio la versione 2017 di Ribolla Gialla, fermentazione di due mesi, tre anni di legno grande e poi bottiglia.
Denso e profondo con note fruttate di albicocca secca, pesca e melone, cenni agrumato di cedro e arancia sanguinella candita, spezie abbondanti ma sempre eleganti, echi rocciosi e minerali, anche di argilla. Etereo.
Anche qui gioca sulla densità più che sulle vivacità con note fruttate e minerali, sapide di agrumi e frutta arancione, spezie con pepe bianco, cenni minerali e di terra, di gesso. Echi lattici, fave di cacao e legno.
Lungo, intenso e dal riverbero alcolico, spezie e note sapide, astringenza citrico.
Vino tecnicamente ineccepibile con un olfatto ancora all’inizio della sua vita, gestendo una profondità importante che andrà a completarsi in evoluzione in vetro. Segnalo però una compostezza palatale evidente, perdendo in vivacità e croccantezza, per un calice sì piacevole e ben congeniato ma non molto contemporaneo, perdendo in bevibilitá. Chi mi segue da tempo sa quanto io preferisca parlare dei lati positivi di qualsiasi vino, dal più dozzinale al più artigianale (come questo). In questo caso non mi è stato possibile prescindere da questo aspetto centrale.
IBT 89
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