GIORGIO MELETTI CAVALLARI BOLGHERI SUPERIORE IMPRONTE 2017
Restiamo in Toscana ancora un attimo per una Cantina che ho incontrato recentemente e che da subito mi è parsa leggermente diversa dalla maggior parte di quelle che ho incontrato a Bolgheri: se da una parte ci sono diversi grandi che si dividono il territorio con decine di ettari, dall’altra ci sono alcuni piccoli che, complici le dimensioni ristrette, possono permettersi una cura diversa e una gestione del tutto personale. Giorgio Meletti Cavallari, ancora prima di iniziare a raccontarsi, mi ha caricato sul suo furgone e mi ha portato nel vigneto denominato Piastraia nel bel mezzo del nulla delle colline bolgheresi: un posto isolato e di rara atmosfera da cui prende vita il suo vino di punta, ovvero il Bolgheri Superiore Impronte. Per questo vino a base di Cab Franc e Cab Sauvignon l’affinamento è di poco più di un anno in barrique. Ringrazio Giorgio, Monica, Emanuele Pellegrini e Laura Riva.
Discreta profondità che parte su note scure, di cuoio e tabacco con cenni di caffè in polvere, proseguendo poi sulla frutta rossa scura, ciliegia e amarena con un eco di fragola. Note balsamiche di macchia mediterranea sempre su toni scuri, dal ginepro al pino silvestre. Esauriente vena minerale, di grafite. L’ossigenazione regala echi di tartufo, noce moscata e legno.
Imbocco elegante per poi andare ad ampliarsi lentamente su un tannino largo e leggermente polveroso, con note di frutta rossa scura e agrumi, arancia amara, ciliegia e amarena, mora, dalla sfera sapida in netto e graduale ampliamento. Ottima ampiezza.
Lungo e ampio, su note tostate e secche di cacao amaro, poi ciliegia e amarena a chiudersi su una persistenza balsamica e scura.
Vino con importanti pregi, dall’ampiezza alla profondità fino alla riconoscibilità territoriale, parlando anche di un’annata avara di succosità o fragranze olfattive memorabili. Da inserire splendidamente a tavolo, con portate di carattere. Mano rispettosa.
IBT 92
Scrivi un commento