TRE MONTI TREBBIANO PIUTTOSTO 2020
L’esperienza romagnola della famiglia Navacchia sta raggiungendo obiettivi ambiziosi grazie a un lungo periodo di lavoro a testa bassa, in special modo in una terra che non brilla per fama o nomi altisonanti. Poco male: i fratelli Navacchia hanno da sempre perseguito la qualità che da tempo va a braccetto con la bevibilità assoluta, sia per i vini cosiddetti tradizionali sia con gli esperimenti di macerazione che stanno dando tante soddisfazioni anche a chi scrive. Questo Trebbiano Piuttosto ha una macerazione prolungata per un vitigno che per decenni è rimasto nell’anonimato e nella quantità, mentre la cifra qualitativa di questa uva può risaltare anche con queste sperimentazioni. Assaggiamo l’annata 2020.
Importante apporto fruttato con pesca, albicocca, susina e arancia, note citriche più fini e una discreta speziatura di pepe bianco. Si amplia per gradi la parte minerale accompagnata dai fiori di zagara, fiori gialli, melone e ananas sciroppato.
Intenso da subito con note sapide ad accompagnare la frutta che pare presa pari pari dal bouquet, dalle ampie note di scorza di arancia, cedro, agrumi e pesca, albicocca e susina. freschezza importante così come una piccola sensazione tannica.
Chiusura leggermente tannica, freschezza prolungata su note citriche di buona persistenza, sapidità diffusa.
Un vino che purtroppo ho sempre bevuto giovane ma che sono sicuro che potrà dare tanto anche in affinamento: la formula di Piuttosto è sempre la stessa ma non stufa mai, complici la freschezza adeguata e la corretta gestione della fase di macerazione. Per me ormai un obbligo.
IBT 90
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