ELIO GRASSO BAROLO GINESTRA CASA MATE’ 2018
La possibilità di seguire da vicino le evoluzioni di una Cantina nota in tutto il mondo per la qualità dei vini presentati ogni anno è impagabile e per me fonte di orgoglio e gratitudine: Elio Grasso lavora da ormai quarant’anni e più questo angolo di Monforte d’Alba senza mai accontentarsi dei risultati ottenuti. Oggi il figlio Gianluca si occupa della gestione del vino senza aver rivoluzionato più di tanto il metodo paterno, cercando di limare i dettagli e offrendo vini sempre all’altezza del nome. Il cru Ginestra è un degno rappresentante di una certa ottica di pensare al Barolo, grazie alla profondità ma anche alla generosità di questo terreno: per questo vino l’affinamento è di oltre due anni in botte grande. No fuochi d’artificio, solo lavoro.
Discreta intensità con la parte scura della frutta rossa a emergere in prima battuta, ciliegia e amarena, cenni eterei e di fragola, qualche agrume a fare da cornice e una discreta componente scura, di terra, profondamente di Monforte.
Freschezza agrumata, con cedro e limone, poi la frutta rossa a colorarsi di tannino, un tannino non aggressivo ma fermo, con note di mora e fragola.
Lungo, lungo e avvolgente, con tannino, note citriche e di frutta rossa a incontrare la parte sapida. Prolungato e molto pulito.
Barolo di importante struttura palatale, dando il via a una vita in bottiglia non da sottovalutare. Bello l’incedere olfattivo, denso di sfumature e cangiante, da analizzare con piacere e attenzione, come si confà a un grande vino.
IBT 93
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