LE FRACCE AGATHOS 2015

L’Oltrepò Pavese è una zona vitivinicola poco considerata quando si parla di grandi vini, per una storia che soltanto negli ultimissimi decenni sta evitando la quantità dedicandosi invece alla qualità. Le Cantine oggi in grado di sfornare ottimi vini solo diverse e ho avuto la fortuna di incrociare Le Fracce, dalla splendida struttura che abbraccia villa, vigne, parco e una storia che va a braccetto con il Comune di Mairano e con l’avvocato Fernando Bussolera. Assaggio oggi una versione affinata del Pinot Bianco Agathòs dall’annata 2015: affinamento di dieci mesi per due terzi in acciaio e un terzo in barrique. Colore a dir poco magnetico.

Ampio ed elegante, con note fruttate che si dividono equamente tra note tropicali (mango, ananas), note agrumate di arancia e note di pesca e albicocca, con cenni sfuggenti di cedro, limone e maracuja. Succo ACE passando poi su echi di nocciola e mandorla a ribadire l’affinamento in legno, quasi del tutto digerito.

Bella freschezza agrumata con discreta presenza sapida, poi agrumi e frutta tropicale, frutta arancio, limone, cedro e ananas, un filo di nocciola sempre nell’ottica dell’affinamento.

Lungo e sapido, agrumi e frutta tropicale, nocciola e spezie in una persistenza pulita e avvolgente.

Potrei parlare dello status dell’Oltrepò Pavese, potrei parlare della scarsa considerazione che gode questa terra e potrei anche parlare del vitigno non propriamente di Serie A, diciamo così. E invece, grazie sicuramente a quel genio di Roberto Gerbino, ho nel calice un vino ottimo, degno, distinto, elegante, ampio, evoluto ma fresco, godibile e profondo. Non potrei chiedere di più.

IBT 91