BORGO DEL TIGLIO COLLIO 2013
Quando si parla di grandi vini bianchi italiani si dovrebbe sempre menzionare Nicola Manferrari e la sua creatura Borgo Del Tiglio, responsabile di quaranta annate di bottiglie splendide. Torno alla magnifica visita di quest’estate con Mattia Manferrari a pochi passi da Cormons in provincia di Gorizia in un borgo quieto e soleggiato, circondato dalle vigne che Nicola ha unito lentamente nel suo progetto. I vini di Borgo del Tiglio sono opere d’arte e andrebbero studiati a scuola. Assaggio il Collio bianco, blend di Friulano, Sauvignon Blanc e Riesling e affinamento in barrique per poco meno di un anno.
Impulso iniziale legato all’idrocarburo, dalla parte erbacea ancora viva, ricco di note fruttate fini e precise, di ottima pulizia. Frutta matura con echi esili di frutta secca, poi albicocca disidratata, echi agrumati e di ananas: bella complessità.
Corrispondenza perfetta con il naso, dall’idrocarburo alle note fruttate che qui diventano solide, di splendida esecuzione. Citricità sapida, scorza di limone, cedro e arancia affilata, poi qualcosa di più maturo, lo strato sapido non è esuberante per via dell’età ma rimane in sottofondo, sempre in agguato.
Lungo, citrico e sapido, echi citrici, strato sapido di spessore che si mantiene a lungo. Bella evoluzione conclusiva.
Vino con un grande potenziale che presenta i primi cenni di idrocarburo, dalla finezza importante. La salinità è tipica della Cantina, ben imbrigliata e potente. Non mi resta che consigliarne l’acquisto senza dubbio.
IBT 92
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