IL CARPINO VIS UVAE 2017
Sono ormai passati troppi mesi dalla mia visita da Ana e Franco de Il Carpino, creatura di Oslavia che si muove nel mondo del vino da più di trent’anni con un legame speciale con la ponca su cui nascono e prosperano tutti i vitigni in gestione. I vini della Cantina hanno una pulizia esemplare pur provenendo da macerazioni importanti, come ho potuto apprendere sia in sala di affinamento sia con le (tante) bottiglie provate insieme a chi le ha fatte. Franco e Ana rappresentano per me un riferimento sia personale sia professionale, vini precisi al millimetro e aderenti al territorio, senza sbavature ma anzi tanta verticalità. Provare per credere: pinot grigio affinato un anno in botte grande.
Discreta ampiezza con note minerali di spessore, rame e frutta rossa, dalla componente acida di livello, fragolina e mora con cenni di pesca e albicocca, cedro e limone. Foglie di té, spezie rosse, paprika e cannella, cenni di zenzero e melone giallo, cardamomo e zafferano. Terra: ponca.
Fresco e sapido, di buona verticalità, con note fresche di frutta rossa a incontrarsi a metà strada con la parte più sapida e minerale, ferrosa e terrosa ma sempre dotata di elegante ampiezza, trama tannica fine e austera. Frutta rossa, agrumi rossi, spezie rosse, senza mai sbrodolare.
Lungo, tannico leggiadro e fresco, agrumi rossi in discreta abbondanza, spezie e sensazioni sapide in un lungo abbraccio.
Devo dire che se la Ribolla de Il Carpino ricorda meravigliosamente Ana, questo Vis Uvae è il degno specchio di Franco: un uomo riservato ma anche generoso, dalle tante sfumature e soprattutto legato a doppio filo alla terra di origine, alla ponca che dona tante sfaccettature olfattive e gustative. Un vino da bere in un fiato o da sorseggiare, da servire a 8 gradi o a 16: sempre buono.
IBT 92
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