DUEMANI G.PUNTO 2019

Chi non conosce DueMani non sa cosa si perde: la creatura di Elena Celli e Luca D’Attoma rappresenta uno dei vertici vitivinicoli della Toscana, prima di tutto per la posizione apparentemente scomoda, lontana da tutto e fuori da denominazioni importanti, poi per la perizia con cui la Cantina segue il vigneto e consegna alla bottiglia soltanto la perfezione. Dopo due giri di assaggi in Cantina, nonostante non possa ritenermi un amante dei vitigni internazionali, la mia opinione su DUEMANI Costa Toscana è solida: meraviglia. Assaggio oggi la versione 2019 di G.Punto, ovvero Grenache ad alberello, tre mesi di macerazione e dieci mesi in barrique usate. Chi se lo sarebbe aspettato?

Freschissimo, con note di zenzero e frutta rossa molto fresca, ginger e soprattutto lavanda, saponetta alla lavanda, violetta. Naso più floreale che fruttato, lasciando un piccolo spazio alla fragola, alla mora e alla scorza di arancia amara. Echi di melograno, cocomero e rosa canina.

Imbocco sapido e solido, si distende lentamente sul palato, dotato di tannino verticale e di una succosità fruttata importante, fragola, mora, ribes e mirtillo, cenni di arancia e spezie rosse in chiusura.

Lungo e floreale, tannico e leggermente fruttato, ma è la parte floreale a proseguire, lavanda e violetta. Eccellente.

Vino di carattere unico, dal comparto floreale olfattivo inusitato, ampio e complesso, lasciando al palato il compito di far divertire la frutta. Tannino croccante e giovanile, correttamente. Bella mano.

IBT 94