Da cosa si può misurare la fortuna? Per quanto mi riguarda un momento speciale del recente passato è di certo l’incontro con questa bottiglia in conclusione del giro di assaggi delle nuove annate di Duemani, solidissima Cantina di recente creazione da parte di Luca D’Attoma ed Elena Celli in quel di Riparbella, piccolo paesino toscano che sta già facendo parlare di sè grazie al vino. Luca è enologo di fama e confeziona vini da boutique del rosso toscano, con Syrah – Cab Franc – Merlot e Grenache a dividersi la scena. Per il vino di punta il vitigno selezionato è il Cabernet Franc e l’affinamento è in barrique per poco meno di due anni: la 2004 è la prima annata prodotta per questo vino, dandomi dunque modo di assaggiare un pezzettino di storia del vino toscano e italiano.
Fungo porcino e terra, cenni di tartufo nero, legno scuro e zafferano, spezie scure a introdurre un discreto goudron colorato di ciliegia disidratata, amarena e prugna secca. Non indugia nella dolcezza, piuttosto ribadisce il porcino, cuoio lavorato e tabacco biondo.
Ampio, dalla freschezza importante che si colora ben presto di sensazioni sapide, la frutta è leggiadra, dalla ciliegia alla mora passando per l’arancia amara. Tannino in evidenza, a tratti polveroso, poi cacao amaro e cioccolato fondente.
Lungo, cacao e tartufo, gomma e ciliegia, in un abbraccio sapido, minerale, tannico di ampiezza e profondità.
Vino che dimostra qualche anno al naso ma che al palato ha un tannino ancora invidiabile, specie dopo qualche momento di assestamento. Pulizia globale e ampiezza, dal naso peculiare e di grande carattere.
IBT 93
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