POGGIO AL TESORO BOLGHERI SUPERIORE SONDRAIA 2018

Parlare di Poggio al Tesoro significa menzionare la volontà di Marilisa Allegrini, signora del vino veneto grazie alla Cantina che ne porta il nome, di recente Cavaliere del Lavoro e personaggio unico nel panorama vitivinicolo italiano, entusiasmo ed energia inesauribili. Poco più di venti anni fa Marilisa e il fratello Walter pensarono di poter dire la loro anche in terra toscana, acquisendo alcuni ettari in Bolgheri, ettari che oggi sono diverse decine a cui la cantina dà voce con un bella serie di etichette. Ho assaggiato le nuove uscite con Claudia Callegari, marketing manager di Poggio al Tesoro e San Polo (a Montalcino): Sondraia è il Bolgheri Superiore della Cantina, Cab Sauvignon 65% – Merlot 25% – Cab Franc 10% – prima di 18 mesi di barrique.

Profondo e inizialmente austero, tenendo a freno la succosità fruttata che comunque si intravede sotto lo spesso strato sapido, con ciliegia e fragola, mora e amarena, cenni affumicati e un ritorno fruttato, specie dopo ossigenazione, ben più che promettente.

Denso, teso e fitto di tannino, con la parte sapida in agguato, dalle ampie note fruttate scure, sempre tese, di ciliegia e amarena, arancia amara e spunti sapidi solidi, croccanti, dando sicuro spazio all’evoluzione.

Lungo, tannico e sapido, frutta rossa tesa ma dalla verve succosa, ciliegia, mora, amarena, lungo strascico sapido in conclusione.

Bella versione che dà spazio alla succosità dell’annata tenendo però sempre presente lo stile aziendale, piuttosto rispettoso, e l’obiettivo della bottiglia in questione, ovvero evoluzione, ampiezza, longevità. Ottimo lavoro.

IBT 92