GRATTAMACCO BOLGHERI SUPERIORE GRATTAMACCO 2018

Podere Grattamacco è stata una delle prime visite bolgheresi anni fa: ricordo (e ho ribadito con Michela Bartalini, mia guida e volto di Grattamacco) un caldo infernale di Agosto e il refrigerio garantito dalle profondità della cantina di stoccaggio delle vecchie annate, tra cui spiccano alcune bottiglie della prima annata ovvero la 1982. Tornati ai giorni nostri, Grattamacco rappresenta un elemento imprescindibile della zona grazie a vini sempre ben bilanciati tra le austerità e la piacevolezza, con anche un pizzico di longevità a dare il proprio contributo. Assaggio il vertice della Cantina dall’annata 2018: Grattamacco Bolgheri Superiore, Cabernet Sauvignon 65%, Merlot 20% e un curioso Sangiovese al 15%, una scelta peculiare che Grattamacco porta avanti da sempre. 18 mesi di barrique prima del vetro e, ovviamente, del mio calice.

Profondo e austero, dalle note di frutta rossa inizialmente in sordina, spezie e agrumi scuri, mora e amarena, aghi di pino, mora di rovo, corbezzolo e ginepro. Echi vegetali e di pepe verde.

Ampio, compatto, dal tannino morbido in prima battuta ma che si rinvigorisce con sfumature sapide, concrete e solide. Frutta rossa, mora e ciliegia, fragola e arancia amara. Di classe e personalità.

Lungo, agile e tannico, spezie e note terrose, frutta rossa e prolungata sapidità.

Grattamacco 2018 in ottimo stato di forma, lungo e largo, di personalità ma soprattutto aderenza al territorio come non mai e di rispetto per la linea aziendale. Ottimo lavoro: al fianco dei grandi. A volte sopra, come in questo caso.

IBT 93