SANDRONE NEBBIOLO D’ALBA VALMAGGIORE 2019
Ma per quale motivo un grande viticoltore delle Langhe come Sandrone Luciano Barolo dovrebbe mettere gli occhi su una vigna del Roero, Valmaggiore, e fare di tutto per assicurarsene una parte? Domanda difficile, ma parlando con Barbara Sandrone è emerso come Luciano si fosse innamorato della collina per la sua bellezza e per la finezza dei vini da qui originati. La famiglia ha penato per riunire ventotto appezzamenti di altrettanti contadini, dovendo poi ripiantare e sistemare il terreno per dare maggiore organicità. Il risultato è questo vino, orgoglio aziendale e sempre di valore: prodotto dall’annata 1994, permanenza in tonneau prima della bottiglia, per quella che si conferma una scelta azzeccata, di cui spero di confrontarmi presto con Luciano.
Succoso, sulla frutta rossa fresca, di fragola e frutti di bosco, ribes e cenni di mirtillo con una splendida nota balsamica di ottima eleganza, dalla profondità che si esprime lentamente. Liquirizia e fragolina di bosco.
Freschezza della frutta rossa con un filo di spezia a introdurre la sapidità e un discreto tannino. Frutta rossa fresca e succosa, dalla fragola al mirtillo, mora e una radice di liquirizia che si amplia lentamente.
Lungo e di buona ampiezza, sulla balsamicità e sulla frutta rossa, fragola e mora.
Nebbiolo di classe ed eleganza, con la parte balsamica che inizia a bussare alla porta, dall’aspettativa lunga e che va incontrato più volte. Valmaggiore si conferma vigna da battere quando si parla di Nebbiolo, non solo del Roero ma delle Langhe tutte.
IBT 91
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