VIETTI BAROLO RAVERA 2018

Aggiungere parole a questo vino è francamente superfluo per tutto ciò che il nome rappresenta, sia la Cantina sia il cru di riferimento: segnalo che la vendemmia è avvenuta il 6 ottobre, ovviamente a mano, prima di un mesetto di fermentazione nelle cantine aziendali che si snodano sotto il centro storico di Castiglione Falletto e il resto dell’affinamento in legno grande per due anni e mezzo abbondanti. Non mi resta che sottolineare l’altissimo livello di piacere che le declinazioni di Barolo di Vietti hanno raggiunto con questa annata 2018: se la 2017 ha consegnato vini profondi e intensi, la 2018 ha dato modo a Luca ed Elena di dare briglia sciolta all’apparato olfattivo.

Emerge la profondità del cru che riesce a coniugare da una parte la balsamicità e la parte fruttata rossa, di fragola, mirtillo e mora, e dall’altra il lato minerale, rappresentativo di Ravera, dalle indubbie note di rame, ferrose, di grafite e radice di liquirizia con intervento di spezie rosse. Coloratissimo.

Netto e dall’incedere suadente, con il tannino  a giungere in seconda battuta unito a una importante freschezza agrumata, di lime e arancia, dal versante sapido e che va in profondità. Mora, fragola disidratata, arancia in scorza e ribes.

Lungo, vibrante di mora e fragola, limone e arancia, dalla speziatura discreta e dalla sapidità impavida e persistente.

Ravera è un cru peculiare perché unisce profondità a personalità, regalando spesso vini importanti ma non sempre calibrati in favore dell’emozione. In questo caso l’annata aiuta, ma di certo le mani della Cantina si avvertono. Sempre un ottimo bere.

IBT 92