MONTEVERRO TINATA 2010
Monteverro, chi era costui? Ho scoperto da poco questa Tenuta in Toscana, nel centro di Capalbio, con una vocazione alle uve internazionali, a parte una digressione nel Vermentino. Il primo vino che assaggio di Monteverro è una vecchia annata di Tinata, ovvero un richiamo esplicito al Rodano, con un blend di Syrah 70% e Grenache 30% con 16 mesi di barrique e uovo di cemento. La Tenuta è nata nel 2003 e possiede circa 35 ettari di vigneti, la famiglia Weber è a capo della Cantina con l’assistenza dell’enologo Michel Rolland che, pare, abbia spinto Georg Weber a investire in Maremma per fare grandi vini. Vediamo cosa ci dice il calice.
Ampio e balsamico, mora e ciliegia con una splendida nota di menta, timo e radice di liquirizia. Si prosegue con note più scure di amarena e caffè in polvere, sempre con il lato balsamico a prevalere.
Morbido e concentrato, dalla struttura fitta e tannino ammorbidito dall’affinamento, resta una sapidità ancora in evoluzione con note fresche di frutta rossa, ciliegia, mora e amarena, per passare poi a note scure di mora di rovo e macchia mediterranea.
Lungo, sapido e fruttato, fresco e rotondo, frutta rossa intensa e persistente.
Vino dal DNA toscano, con una struttura importante e tante note di grande pulizia. Resta una bevuta avvolgente che non dimostra l’età, vino dalla longevità evidente, sensuale e profondo.
IBT 92
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