FRANCO TERPIN RIBOLLA GIALLA 2011
La bellezza vitivinicola dell’Italia è rappresentata anche dall’enorme varietà di vitigni disponibili, un patrimonio che va salvaguardato e che negli ultimi anni si sta imponendo con decisione. Il Friuli è un esempio di questa diversità, grazie a viticoltori come Franco Terpin che portano avanti una filosofia precisa e personale, senza compromessi. Assaggio la Ribolla Gialla del 2011, parte del bottino che ho portato a casa dalla cantina, con la sua immensa biblioteca di annate vecchie. Affinamento di un anno in barrique e un anno in acciaio dopo doverosa macerazione.
Dalla struttura ampia e importante, si avvertono da subito nette note di agrumi, soprattutto arancia ma anche una discreta dose di limone, il tutto su una base – un sottofondo – più roccioso che minerale. Piccoli frutti di bosco, albicocca secca e spezie fini a completare il bouquet.
Mantiene quanto ha promesso al naso, con ancora l’arancia a dominare incontrastata. Struttura importante anche se non si avverte la parte alcolica, vino che si sviluppa in leggerezza ma tensione, complici i tannini a dare spessore e profondità. Ancora agrumi, sapidità minerale e spezie.
Non molto lungo ma intenso, arancia, zenzero e pepe bianco. Scorza di limone e caramella seltz all’arancia.
Vino complesso da spiegare e molto più immediato da bere, con un naso succoso e un palato sì tannico e strutturato ma anche facile da bersi. Complice la temperatura di servizio corretta è possibile apprezzare tante sfumature dell’ottimo lavoro fatto in vigna.
IBT 92
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