La generosità di casa Ettore Germano mi ha permesso di spaziare tra le tante – e valide – sfumature di Barolo che la cantina propone: ci troviamo a Serralunga, territorio d’elezione per vini intensi, dal tannino profondo e longevo come pochi, di struttura invincibile. Nonostante queste prerogative (che dovrebbero sempre essere tenute a mente) l’evoluzione del Barolo parla una lingua più immediata rispetto al passato, concedendo vini godibili in tempi relativamente brevi, preservandone la longevità pluridecennale. Mi accosto a un Barolo VignaRionda 2015, celeberrimo cru di Serralunga: due anni di botte grande per la prima uscita pubblica per questo appezzamento di circa mezzo ettaro. Ringrazio di cuore Sergio e Maria Germano.
Intenso e profondo, dalle diramazioni di rame immediate, con frutta rossa scura, mirtillo e ribes, cenni di mora e fragola. La parte balsamica è importante, sempre su toni scuri e austeri. La zona ferrosa è di indubbia eleganza.
Fresco e teso, dalle note fruttate rosse immediate di fragola e mora, lasciando poi spazio alle durezze tanniche e sapide, di eleganza ma anche ovvia potenza, dal tannino dritto ma non così agitato, senza tralasciare la parte balsamica.
Lungo e sapido, tannino importante, frutta rossa fresca, agrumi e cenni ferrosi e minerali. Mora.
Vignarionda di ampiezza notevole, con una profondità vicina allo stilema della vigna in questione. Il rispetto del frutto è entusiasmante per un vino da ascoltare e da godere.
IBT 93
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