FRANCESCO RINALDI LANGHE NEBBIOLO 2020
La bellezza delle Langhe sta sicuramente nelle versioni importanti di Nebbiolo e nel corredo storico che Barolo e Barbaresco si portano dietro (e forza Roero!): una storia che parte da Cavour, passa da “santa” Juliette Colbert e giunge ai nobili natali di oggi, tra famiglie che condividono questi angoli di Paradiso traendone nettari eterni. Allo stesso tempo non si può non rimanere ammaliati (ed inebriati) dalla versione di ingresso del Nebbiolo, spesso studiata per dare un biglietto da visita dell’azienda di riferimento ma anche per concedersi un po’ di calma e relax nella gestione di vini come il Langhe Nebbiolo, da anni ormai ingredienti centrale della mia dieta. La cantina Franceso Rinaldi dalla posizione privilegiata dei Cannubi concede un Langhe Nebbiolo che fa un anno di botte – ovviamente grande – per alleggerire un’uva che dà freschezza e croccantezza da subito. Ringrazio Piera per visita ed assaggi.
Freschezza eterea con una splendida frutta rossa croccante in evidenza, dalla fragola alla mora con cenni di confettura di arancia. Agrumi in scorza e cenni balsamici, con in più una nota scura e terrosa, di tradizionale presenza. Balsamico a dir poco specie dopo adeguata ossigenazione. Cenni ematici e di arancia.
Fresco e di corrispondenza ottimale con il naso, andando a colmare la struttura da una parte con il tannino di densa vivacità e dall’altra la sapidità della frutta rossa e degli agrumi, con cenni minerali profondi e croccanti.
Lungo e tannico, dallo strascico di frutta rossa e di note minerali. Degna conclusione.
Langhe Nebbiolo profondo e nonostante sia appena stato imbottigliato dimostra già una verve balsamica piuttosto rilevante. La freschezza palatale rende bene l’idea della tradizione, giocando su croccanti durezze di indubbio valore.
IBT 90
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