Durante la mia perlustrazione della Valtellina ho potuto conoscere diverse realtà relativamente recenti tra cui La Spia, creatura di proprietà della famiglia Rigamonti con circa cinque ettari di proprietà e diverse etichette in catalogo, tra cui una bolla e una discreta panoramica sulle Denominazioni locali. Ho concluso la degustazione con questa bottiglia del recente passato, la Riserva della Sassella del 2010: qualche migliaio di bottiglie con sei mesi di acciaio e botte piccola per trenta mesi. Assaggiamo senza indugi.
Ampia freschezza zuccherina, con la fragola in primo piano, succosa con mora e ribes, cenni di scorza di arancia e spezie, dalle timide note terziarie in lenta evoluzione. Frutta secca e fiori rossi per un bouquet ampio, profondo e di piacevolezza.
Freschezza di frutti rossi, fragola e lampone, con gli agrumi ad attendere rispettosi il loro turno, di arancia e lime. Cenni speziati rossi, la struttura sapida si amplia lentamente. Tannino fine.
Lungo e denso di frutta rossa, lampone ribes mora e ciliegia, con gli agrumi a chiudere il tutto.
Vino che non dimostra l’età che ha se non per qualche cenno al naso, dando prova di longevità e di uno stile forse più tradizionale rispetto ai vini attuali della Cantina ma non per questo da obliare.
IBT 91
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