Mi rinnovo un bel ricordo da solo con il pomeriggio passato in compagnia di Michele Silvestri, uno dei due Bastian Cuntrari, la cantina della Valtellina geograficamente sul versante “sbagliato”, ovvero le Alpi Orobiche. Poco male, le vigne dei ragazzi sono nelle zone che contano e i vini parlano da soli, con una facilità di beva che trasuda anche dalle parole di Michele, più attento a far finire la bottiglia che a far degustare tecnicamente i due vini (per ora) della Cantina. Torno alla freschezza e alla semplicità con questo Rosso di Valtellina del 2020: sei mesi d’acciaio, that’s it!
Freschezza agrumata, con cenni di arancia, per poi passare alla frutta rossa, mora mirtillo e ribes, note di fragola, lasciando poi spazio alla parte floreale, nettamente più importante e ampia. Croccante e vivace.
Rimane su note molto fresche, dalla frutta rossa piccola, mirtillo, ribes e fragolina, dalla sapidità degli agrumi, limone in special modo. Dritto e vivace, grado alcolico inesistente.
Media persistenza, ampio e pulito, sugli agrumi, note citriche e di piccoli frutti di bosco. Buona intensità.
Vino corretto che parla la lingua della freschezza, prediligendo al naso le note floreali e al palato gli agrumi. Un vino di beva importante, da tenersi a temperature di servizio tendenti al basso.
IBT 89
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