MARCHESI DI GRESY BARBARESCO MARTINENGA 2017
Non saprei davvero cosa aggiungere all’introduzione di questo vino che non abbia già scritto altrove: Martinenga è uno dei pochissimi cru monopole d’Italia di proprietà della famiglia di Gresy, responsabili di tanti meravigliosi vini dal 1972 a oggi. Alberto di Gresy ha preso in mano le redini della Tenuta da ragazzino e in pochi anni ha fatto segnare questa vigna di 12 ettari sulle cartine al fianco di cru più blasonati come Asili e Rabajà, vicini di casa. Il Barbaresco che ne proviene è un termometro abbastanza preciso sull’andamento dell’annata: trattamento di un anno di barrique, un anno di botte grande e un anno di vetro prima della messa in commercio. Assaggiamo senza altri indugi in compagnia di Valentina Cane.
Naso austero che vive di sensazioni scure lasciando lentamente spazio alle note più fini del nebbiolo, dalle sensazioni ematiche alla frutta rossa, fragola e mirtillo, cenni di mora, sempre senza mai lasciarsi andare. Grande naso.
Struttura solida che si colora velocemente del tannino, lasciando spazio poi alla frutta rossa, fresca e tesa, e alle sensazioni sapide, anche queste di ottima profondità. Prevalgono giustamente le durezze, dando sfogo a tutta la profondità e all’eleganza del nebbiolo di Martinenga.
Lungo, intenso e sapido, tannino importante ma non imponente, prediligendo poi la frutta rossa, fragola e mora. Cenni di radice di liquirizia.
Barbaresco che gioca sull’austerità, di certo frutto di un’annata di ben poca pioggia e guidata dalla mano sapiente della Cantina. Austerità ed eleganza, con in più la prospettiva della cantina: bellezza.
IBT 93
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