
Ultimo post dell’anno e ne approfitto per tornare in una cantina che ho visitato due volte e di cui ho assaggiato molto, sempre con entusiasmo: Marchesi Di Gresy rappresenta uno dei vertici della variegata mappa del Barbaresco, dalle radici salde nella Martinenga (cru monopolio) da cui provengono le tre etichette di Barbaresco che il Vostro affezionato si affretta a provare ogni anno. Ringrazio Valentina Cane per la consueta grazia nell’accompagnamento. Ne approfitto anche per ringraziare tutti voi per il supporto in questo 2021: ci vediamo domani per un altro grande anno di vino insieme. Brindate a dovere!
Austero verticale e riservato, dalla parte fruttata colorata di rosso ma sempre con il freno tirato, senza scadere nella maniera. La parte speziata si amplia nel tempo, colorando il bouquet floreale e una discreta mineralità. Bellissimo naso, di cui è inutile fare un elenco di descrittori.
Palato solido che rappresenta al meglio l’annata, strutturata e potente ma anche ben equilibrata. Tannino teso, sapidità agrumata per poi giungere alla frutta rossa e ai cenni balsamici. Anche qui grande eleganza.
Tannino lungo, sapidità prolungata e frutta rossa fresca, spezie fresche.
Barbaresco che gioca su freschezza ed eleganza, dal contenuto di eleganza impareggiabile e dall’annata gestita perfettamente. Sarei proprio curioso di rivederlo nel 2030. Ottimo lavoro: tra i 2016 del cuore senza dubbio.
IBT 94
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