Seconda degustazione da Vietti e finalmente vado sui pezzi pregiati di casa Vietti, responsabilità di Luca Currado Vietti e di Elena Penna, al timone di una Cantina esemplare. Il Barolo è da decenni la lingua con cui i Vietti amano parlare di sé, lasciando spazio alle evoluzioni in bottiglia dei singoli cru: Rocche di Castiglione è un cru storico del comune di Castiglione Falletto, vinificato dal 1961 come singolo vigneto e pioniere del modo odierno di pensare al Barolo. Annata 2017 che passa circa trenta mesi in botte grande.
Fresco sulla frutta rossa, fragola e mora, dalla parte floreale importante con cenni di erbe di campo – camomilla, un tocco di smalto, viola e rosa. Si avverte la profondità, dalla componente terrosa e rocciosa in evoluzione.
Solido, intenso e tannico, agrumi – arancia e limone – poi frutta rossa, fragola e ribes, mora, dalla struttura importante. Il tannino è implacabile e si distende lento e inesorabile. Struttura invidiabile.
Lungo, tannico e agrumato, frutta rossa concentrata, spezie e lungo prolungamento sapido e citrico.
Barolo di importante struttura, dalla componente balsamica ancora in fieri ma sempre ben presente a se stesso. Corpo invidiabile, bella progressione. Benché in grado di stupire oggi, consiglio un lustro di attesa per vederlo sbocciare appieno.
IBT 94
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