PFITSCHER BRUT RISERVA 2015

Ho assaggiato spesso e volentieri i vini di Pfitscher, vini di finezza e profondità non comuni grazie a una famiglia che si dedica alla vigna con pazienza e cognizione. Da qualche tempo la Cantina propone una bollicina in Metodo Classico, un Pinot Nero coltivato a Gleno, a poca distanza dalla cantina, da cui hanno origine pochissime bottiglie con ben cinque anni di maturazione sulle spalle. Assaggio la bottiglia 1024 di 1354 e brindo alla salute di Hannes, Marion e Daniel, la mia guida in Cantina.

Inizialmente su note speziate piuttosto incisive, si colora lentamente di frutta – principalmente agrumi, cedro e limone – e spezie. Si avvertono note balsamiche di erbe di alta montagna, un filo di roccia, poi zagara e zafferano. Camomilla.

Procede su una corrispondenza interessante, sempre sugli agrumi, ancora limone e cedro in versione più fresca rispetto a quanto visto al naso, per poi colorarsi di note di miele di tiglio, pepe bianco e una freschezza sapida, minerale e a tratti iodata. Seltz al limone.

Lungo, speziato e minerale, dalle note citriche e rocciose, con seltz al limone e spezie a prolungarsi.

Vino che merita ancora un attimo di attesa per potersi esprimere al meglio, dotato di una corrispondenza esemplare tra le parti che si colora di tante note caratteristiche della zona. Non mi resta che augurarmi di poter provare tutte le prossime uscite: bravi.

IBT 90