ROBERTO VOERZIO LANGHE NEBBIOLO DISANFRANCESCO 2018
Roberto Voerzio, e ho detto tutto. Per chi non lo conoscesse, Roberto è un viticoltore mitologico delle Langhe: partendo da piccoli appezzamenti, oggi la Cantina porta avanti un percorso di perfezionamento unico per assiduità e coerenza, giocato sui reimpianti massicci (45cm tra le viti), diradamenti pesanti, barrique/tonneau e una confidenza con il vino innegabile. Roberto confeziona cavalli di razza da oltre trent’anni, partendo dal Dolcetto fino al Barolo Riserva 10 Anni Fossati Case Nere. Ma parliamo del Langhe Nebbiolo Disanfrancesco: vigna in La Morra, 12 mesi di tonneau, 8 mesi in acciaio e finale in botte grande.
Di alto profilo, intenso, da subito si staglia netta la componente fruttata, mora e ciliegia con cenni di fragola e un filo di amarena. La suggestione vanigliata è presente, ma in quantità irrisoria. Si prosegue poi su note balsamiche di liquirizia, menta e cioccolato fondente. Fiori rossi appassiti, amarena a chiudere un bouquet complesso.
Intenso, solida parte fruttata, frutta rossa come ciliegia, mora, amarena e fragola, a colorarsi di agrumi, limone e lime, con qualche piccolo cenno di arancia. Il tannino è sotterraneo e si palesa dopo qualche momento, preferendo lasciare in primo piano la parte sapida.
Lungo e tannico, fresco di frutta rossa e agrumi, prevalgono questi ultimi con limone e arancia, poi ciliegia, mora e cenni vanigliati.
Vorrei evitare di banalizzare l’etichetta come è uso comune quando si assaggia un grande nome: l’effetto emetico di alcune espressioni è inesauribile fonte di ludibrio in chi scrive. Mi piacerebbe parlare invece di un uomo che ha creduto nelle proprie idee in maniera ostinata e ha oggi tra le mani un brand potente. Non di meno, il vino è eccezionale, a tratti emozionante. Bravo.
IBT 92
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