MAURO MOLINO – BAROLO – VISITA IN CANTINA
Ho apprezzato diverse volte le fotografie delle bottiglie di Mauro Molino: avendo l’occasione di passare per La Morra ne ho approfittato per fare la conoscenza di questa azienda. Scendendo da Alba, girando a Ovest verso La Morra e la Frazione Annunziata, la cantina Mauro Molino è sulla destra, nascosta alla vista dalla strada principale pur avendo consolidato negli anni una ampia produzione.
Mauro Molino diventa enologo nel 1973 e si trasferisce in Emilia Romagna fino a quando, agli inizi degli anni ‘80, torna nelle Langhe per gestire le vigne del padre. Le Langhe non sono ancora il territorio idilliaco che conosciamo oggi, così il percorso è inizialmente difficoltoso, anche se Mauro resiste e con decisione allarga il parco vitato della Cantina, oggi intorno ai 16 ettari con circa 100.000 bottiglie prodotte. Come in molti casi, questa Cantina è più nota all’estero che in Italia, anche se oggi il mercato italiano sta aumentando di percentuale.
Mi accoglie @Sara.Cortese nella nuova sala degustazione, arredata alla perfezione e soprattutto affacciata sulle vigne, una vista di indubbia bellezza ed evocativa di ciò che si avrà poi nel bicchiere: la scelta saggia della famiglia Molino è stata quella di ampliare la parte di affinamento e vinificazione scendendo in profondità e “rubando” un paio di filari alla collina per dare vita a questo nuovo spazio degustativo. Scelta a mio parere doverosa e vincente.
La sala di affinamento è imponente e contiene i vari formati in cui i vini di Mauro Molino prendono vita e profondità: di fianco alle canoniche botti grandi le barrique sono numerose, dando vita a un parco macchine adatto a ogni evenienza e necessità. Le dimensioni della Cantina sono familiari, i figli di Mauro – Matteo e Martina – portano avanti il discorso iniziato dal padre, discorso che ha come focus principale il Barolo in diverse versioni, con cru importanti quali Berri, Bricco Luciani, La Serra e Conca. Queste quattro declinazioni si Barolo sono prodotte in poche migliaia di bottiglie ogni anno, andando a simboleggiare le differenze tra i vari cru.
Vuoi andare via senza qualche assaggio? Impossibile! Si parte: il Roero Arneis 2020 apre le danze con la canonica freschezza e decisa verticalità, passando poi alla Barbera d’Asti LeRadici 2019 proveniente da una recente acquisizione del 2015. La Barbera d’Alba Legattere 2018 ribadisce la piacevolezza di questa annata, mentre il Langhe Nebbiolo 2020 introduce il vitigno con vivacità e discreta ampiezza.Capitolo a parte per il Barolo, l’eroe di giornata: l’assemblaggio 2017 è un classico, da stappare in ogni momento, mentre Gallinotto e soprattutto Conca raccontano molto bene la piacevolezza, l’eleganza e la profondità dei terroir di La Morra. Conca in particolare, vinificato in purezza da tre Cantine, eleva il discorso, coadiuvato da un’annata che magari non sarà immortale ma che ha un’eloquenza rara. Da stappare anche subito.
Se il primo approccio è ben più che positivo (per quanto mi riguarda), spero di poter tornare in questa Cantina per vedere l’evoluzione di una famiglia che si sta dando da fare in ogni aspetto della vita vitivinicola, con la solida base qualitativa degli ottimi vini che ho provato oggi, di cui ovviamente riporterò note approfondite in seguito. Ringrazio Sara e la famiglia Molino, con la promessa di approfondire con regolarità.
[…] avuto modo di incontrare la Cantina Mauro Molino qualche settimana fa e ricordo ancora la splendida vista sulle vigne, davvero unico. Grazie alla super guida di Sara […]
[…] Molino è una Cantina che ho scoperto recentemente e che sta ampliando con gradualità la propria presenza in Italia: il bellissimo visitor center, […]