GRAVNER ROSSO 1998

Josko Gravner è di certo un mito enologico assoluto in Italia, avendo sostanzialmente influenzato la scena enologica odierna con l’utilizzo dell’anfora, oggi tanto di moda. Per Josko l’anfora non è una moda ma una scelta precisa che va avanti ormai dal 1998: prima di questo cambio, l’ambizione della cantina era la perfezione assoluta, andando a implementare un corredo tecnologico imponente, che è poi stato sostituito in favore della tradizione georgiana. Si dice che solo le persone intelligenti cambino idea. Torniamo al 1998, anno di questa bottiglia importante, un Rosso a base Cabernet Sauvignon e Merlot, fermentazione di tre settimane in tini aperti e poi quattro anni di botte grande. Sarà un bel regalo?

Esplosione di frutta rossa, mora e fragola con qualche accenno di mirtillo, ribes e amarena. Si avverte una solida spalla minerale, quasi ferrosa, a sostenere il tutto, insieme ad altre note, precise e affilate, di frutta con guscio, frutta secca, limone e arancia. Bouquet ampio, complesso, che non dimostra assolutamente i suoi anni. Nessun accenno di terziarizzazione.

Fresco, freschissimo in confronto all’età, esordio degli agrumi, limone e arancia, per virare poi sulla frutta rossa, fragola, mirtillo e ribes, con una trama tannica morbida e grande struttura. L’acidità è ben più che viva, anche qui il vino pare avere molti meno anni di quanto riporta l’etichetta. Mora e limone, ma anche amarena, ribes e mandarino. Tensione irresistibile

Lungo, avvolgente e fresco, mora e limone ma anche note sapide e minerali di ottima persistenza. Avvolgente conclusione balsamica, ginepro e rosmarino. Olive nere.

Difficile dare un parere su un vino che non dimostra affatto l’età che ha, effetto sicuro di una cura in vigna maniacale che Josko e famiglia portano avanti ancora oggi. Penso comunque di avere in mano una bottiglia eccellente, contando anche la gradazione bassa, ma è la beva a renderlo grande, posto che tutte le componenti suonano in armonia. Bravissimo.

IBT 94