RENATO RATTI BAROLO ROCCHE DELL’ANNUNZIATA 2016
Se parliamo di un esponente storico del Barolo non si può prescindere da Renato Ratti, responsabile di ciò che è questo vino oggi. Mi accosto con grande rispetto a uno dei due cru che la cantina produce, ovvero il Rocche dell’Annunziata, assaggiato nella splendida tasting room dell’azienda. Cru di rilievo, prodotto dal 1971 e con la peculiarità del doppio affinamento: il primo anno è in barrique mentre il secondo in botte da 25 ettolitri. Beviamo.
Ampio e fruttato con fave di cacao e fragola a contendersi la scena iniziale. Si prosegue con note fruttate di mela rossa, susina, prugna e frutta a bacca rossa.
Ottima corrispondenza con il naso, frutta rossa, fragola e mora. Elegante e di buona complessità, tannino e sapidità in evoluzione.
Lungo e sapido, scorza di agrumi e frutta rossa, echi vegetali e speziati.
Ottima declinazione per questo cru, con l’eleganza a emergere senza tralasciare intensità e complessità. Grande già oggi.
IBT 93
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