ALOIS LAGEDER – VISITA IN CANTINA
Quando si parla di una realtà come Alois Lageder non bisogna mai dimenticare il territorio in cui agisce questa azienda, l’Alto Adige, una regione vitivinicola ampia e attiva, con un grande numero di cooperative e aziende private con produzioni importanti.
La famiglia Lageder è al comando da cinque generazioni e ha sviluppato negli anni un attaccamento al territorio invidiabile, andando a creare un piccolo impero che vanta circa 55 ettari di proprietà e un buon numero di conferitori esterni. Le bottiglie prodotte arrivano a circa 1.600.000, un numero impressionante che potrebbe farci dubitare della qualità.
I fatti sono diversi: la qualità dell’Alto Adige è unica nel panorama italiano, una qualità che dal piccolo arriva fino ai vertici della catena produttiva, una qualità che si evince dai vini assaggiati e dalla preparazione tecnica di chi il vino lo fa e ci lavora tutti i giorni.
La cantina è grande, con un uso della tecnologia adeguato senza arrivare alla fantascienza, la pulizia è estrema e questo è un segnale incontrovertibile: in bottiglia arriva il meglio dell’uva.
Lo shop funge anche da bistrot e propone, oltre alla gamma completa dei vini di Alois Lageder, prodotti locali e selezionati per dare un quadro ampio dell’Alto Adige.
Assaggi? Quindici, credo il mio record personale per una singola cantina: si parte con i bianchi (Sauvignon, Müller-Thurgau, Pinot Grigio Porer, Riesling Rain, Manzoni Bianco Forra, Chardonnay Lowengang, Cason Bianco, Gewürztraminer Am Sand, la cometa MIN XVI) per passare ai rossi (Schiava Romigberg, Pinot Nero, Pinot Nero Mimuet, Pinot Nero Krafuss, Lagrein, Lagrein Lindenburg). Un quadro completo ed estremamente affascinante di cosa si possa fare con l’uva in questa parte d’Italia, una zona che sta entrando rapidamente nei cuori di tanti appassionati.
Non mi resta che ringraziare l’Azienda e Carla che mi ha seguito per un pomeriggio intenso e piacevole, con la speranza di tornare in questo angolo di paradiso al più presto!
Scrivi un commento