SOTTIMANO – VISITA IN CANTINA

Continua il mio viaggio alla scoperta delle eccellenze enologiche delle Langhe, oggi rappresentate da una delle cantine che più mi ha colpito durante Grandi Langhe, l’evento di inizio anno dedicato alle anteprime dei grandi rossi di zona, ovvero Azienda Agricola Sottimano, azienda poco esposta sui social ma responsabile di grandi, grandi vini.

L’azienda è a Neive, località Cottà, una traversa della magica SP3, strada densa di nomi importanti (ci tornerò presto). Tutto ha origine da Rino Sottimano, fresco laureato in enologia e desideroso di darsi alla vigna, tanto da comprare l’attuale cantina (oggi rinnovata): una follia, se pensiamo che negli anni ‘70 la domanda per i rossi delle Langhe era minuscola.

Passano gli anni e la famiglia acquisisce vigne fino a raggiungere i 18 ettari attuali. A Rino si affiancano i figli Andrea, Elena e Claudia, tutti occupati in azienda, un’azienda che oggi arriva a circa 90.000 bottiglie divise tra Barbaresco, Nebbiolo, Barbera e Dolcetto.

Il Barbaresco si declina su 5 cru, non ci sono assemblaggi: Basarin, Cottá, Currá, Fausoni e Pajoré sono i loro nomi, nomi dei cru da cui provengono, una collana di perle invidiabile. Da segnalare l’utilizzo della barrique usata e che non fa capolino in degustazione, segno delle scelte sagge riguardo l’uso del legno. Sottolineo anche l’assenza di note di malolattica nei vini, un altro piacevole indizio di eleganza.

Vini? Langhe Nebbiolo 2019, Barbera 2018, Cottá 2017, Pajoré 2017, Basarin 2016 e Currá 2015: che ve lo dico a fare, eccellenti tutti, per cui vado a ribadire l’impressione di inizio anno di avere a che fare con un’azienda da seguire con costanza.

Un grande grazie a Elena, guida impeccabile in grado di trasmettere il privilegio e l’onere di poter lavorare con questa terra magica. Se siete in zona non esitate a passare di qui!