LE MACCHIOLE – VISITA IN CANTINA
Siamo a Bolgheri, a pochi passi dai grandi nomi storici che hanno fatto grande questa denominazione. Le Macchiole ha saputo crearsi una fama internazionale grazie a una serie limitata di prodotti, tutti di eccellenza, spesso premiati e lodati dai critici.
Un passo indietro: Eugenio Campolmi nasce nel 1962 da una famiglia di ristoratori in zona Bolgheri. Nel 1983, ad appena 21 anni, convince il padre a “scambiare” i quattro ettari di vigne della famiglia con altrettanti nell’entroterra per dare il via a una cantina. All’epoca le aziende erano poche, ma di lì a qualche anno molti imprenditori hanno acquistato terreni e iniziato a vinificare.
La crescita è graduale, gli ettari aumentano così come la qualità dei vini proposti, fino al 2001, anno in cui Eugenio viene a mancare e la moglie Cinzia si trova al timone dell’azienda. La donna non si perde d’animo e prosegue nell’opera del marito, aggiungendo la propria personale visione, visione che, ad oggi, si è rivelata vincente.
Oggi Le Macchiole produce poco meno di 200.000 bottiglie all’anno, con prevalenza per il Bolgheri rosso di casa costituito da Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Syrah. Questo vino viene selezionato in vigna, ovvero le uve adatte vengono tenute d’occhio sulla pianta per poi essere raccolte e vinificate separatamente.
Le altre bottiglie sono di singole uve di cui si selezionano non solo i grappoli migliori, ma avviene una selezione degli acini a mano. Abbiamo dunque il Messorio composto da Merlot, lo Scrio di Syrah e il Paleo di Cabernet Franc.
La cantina vale una visita perchè è un piccolo gioiello di raffinatezza unica, senza lasciare spazio al lusso. Ogni dettaglio della vinificazione è curato alla perfezione, la struttura è suggestiva e circondata dalle vigne di pianura. Un esempio perfetto di come raggiungere l’eccellenza in poco tempo, grazie alla determinazione e al genio di Cinzia.
Ringrazio @le_macchiole per l’attenzione nei miei confronti, una visita estremamente rilassata e suggestiva, grazie anche alla gentilezza e preparazione di Veronica. A presto con le recensioni dei vini in anteprima mondiale!
[…] avuto il piacere di visitare per la seconda volta una delle mie cantine preferite d’Italia, Le Macchiole. Ho verificato, se ce ne fosse ancora bisogno, l’elevata qualità e la precisione dei vini […]
[…] di trovare annate vecchie di un vino che apprezzi, come mi è successo per questo Paleo 2005. Che Le Macchiole sia una delle mie cantine del cuore penso sia noto, una cantina che corrisponde perfettamente al […]
[…] Le Macchiole è stata in assoluto la prima cantina che ho visitato nella mia vita: selezionata a caso nella confusione del completo neofita, ho poi potuto affezionarmi per via dell’affinità personale con ciò che ho visto e sentito da quella prima volta in poi. Non si può parlare di Le Macchiole senza menzionare Cinzia Merli: ritrovatasi da sola a portare avanti l’azienda ormai venti anni fa, Cinzia ha dimostrato di avere una rara sensibilità nello scegliere in che direzione portare i vini targati Le Macchiole, modificando e smussando le asperità e raggiungendo uno standard – personalmente – tra i più alti della zona, se non il più alto in assoluto. I vini di Cinzia, grazie anche all’apporto straordinario dell’enologo Luca Rettondini, non urlano mai, preferendo svelarsi sulla distanza con un bagaglio tecnico, emotivo ed evolutivo raro. Concludendo, raramente ho trovato un transfert così netto tra i vini e la persona che li fa. Ringrazio Cinzia per il tempo e l’attenzione con cui si è dedicata alla nostra chiacchierata. […]