Annata difficile, considerata tendenzialmente non buona per via della siccità estrema estiva: una lunga sequenza di giorni caldissimi che ha minato gli equilibri in vigna. Ho assaggiato questa Riserva nel 2017, trovando un vino poco espressivo, difficile, chiuso e a tratti slegato. Tornato da Borgogno quest’anno, il prode Alessandro Salvano ha voluto omaggiarmi di questa bottiglia senza aggiungere dettagli tecnici. Ho provato a eliminare il ricordo e, come vedrete, ho trovato un altro vino. Un grande grazie ad Alessandro e a @Borgogno1761, sempre in alto nel mio cuore.
Naso di funghi secchi, amarena, pepe nero, cacao amaro e fragola, in un bouquet di grande complessità. Echi vegetali, sedano e pomodoro, poi vaniglia, fave di cacao, espresso. Zenzero e lamponi.
Pomodoro, acidità vegetale, tannino smorzato. Amarena, ciliegia, ancora fave di cacao e spezie. Compatto e austero, di eleganza compita.
Media persistenza, spezie, acidità da succo di pomodoro, amarena e frutta secca.
Un vino nuovo, austero ma di eleganza e completezza, da reale meditazione. Le note sono molte, ben misurate e bilanciate. Interessante, da sottolineare il cambio radicale in soli due anni di cantina.
IBT 91/100
[…] BORGOGNO BAROLO RISERVA 2003 […]