Ogni tanto capita: serata tra amici con qualche bottiglia, si parla di vino o forse è il vino che parla. E’ il momento di andare verso casa, quando qualcuno dice: “dai, un ultimo bicchiere?”. Come per magia, il padrone di casa scompare un attimo e torna con una bottiglia importante, di quelle da tenere per le occasioni, non certo per un giovedì sera qualunque. Ma forse è la bottiglia a creare l’occasione e quindi: perchè no? Apriamo uno champagne.
Pol Roger è un nome noto: quasi 90 ettari di vigne, qualche centinaio di migliaia di bottiglie in giro, il legame con Winston Churchill e la casa reale inglese. Il Réserve Brut è il prodotto base, affiancato da Extra Brut e Demi Sec prima di salire verso i vintage e la cuvée dedicata a Churchill. Pinot Noir, Pinot Meunier e Chardonnay, 36 mesi sui lieviti e un altro anno in cantina. Pol Roger persegue il remuage a mano. Estetica della bottiglia splendida. Beviamo.
Al naso attacco speziato, pepe bianco e lievito, poi pesca bianca, fave di cacao. Il sentore di lievito evolve sul pane, poi echi minerali, ostrica e sale.
Bolla di media entità, seltz e pepe bianco, intensità alta e piacevole. Agrumi, lime e succo di limone, confettura di arancia. Confetto, note zuccherine fruttate; ottima complessità.
Finale speziato, pepe bianco, scorza di arancia, buona persistenza.
Vino di grande concretezza, un signore con una facilità di approccio invidiabile. Ottimo. Mi ha ricordato Roger Sterling di Mad Men: geniale, sornione, carismatico.
IBT 90/100
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