Un altro pezzo di storia enologica italiana: l’Amarone di @dalfornoromano, il produttore che, dal 1983, stupisce gli appassionati di tutto il mondo con i suoi vini superbi.
Questo Amarone è la punta di diamante della produzione: uvaggio composto da Corvina 60%, Rondinella 20%, Oseleta 10% e Croatina 10%, quindi quattro mesi di appassimento delle uve nel palazzo di proprietà della famiglia. Dalla soffitta alla cantina per tre anni in barrique di primo passaggio e per altri due di affinamento in bottiglia: l’annata 2012 è l’ultima messa in commercio, per ora, ed è stata incensata un po’ ovunque. Ringrazio Luca Dal Forno per il tempo che mi ha dedicato: ora è il tempo di bere!
Naso che inizia su note minerali, echi di tartufo e frutta stramatura, amarena e mora. Si prosegue su radice di liquirizia, fave di cacao, pepe nero, il tutto su una base di frutta rossa matura e mai troppo dolce.
Il palato parte da note balsamiche, poi vira su frutta rossa di dolcezza discreta. Il tannino è evidente, di grande eleganza, immenso e vivace. La parte zuccherina è croccante, confettura di fragole di grande equilibrio. L’alcol pare inesistente.
Finale lungo, spezia e frutta rossa, radice di liquirizia, cacao e amarena.
Un Amarone stellare che è già ottimo oggi ma, vista la vivacità del tannino, secondo me può salire di livello con adeguato riposo in cantina. La classe non è in discussione.
IBT 94/100
[…] costantemente..Degustazione con i tre prodotti targati Dal Forno: Valpolicella Superiore 2012, Amarone 2012 e Vigna Seré 2004, di cui ho già parlato qualche tempo fa. Ribadisco: roba da non credere. […]