Come promesso quando ho parlato del Semel Pater di Maison Anselmet, eccomi in compagnia del Syrah dell’azienda, Henri, annata 2015. Il vitigno cresce a circa 800 metri slm ed è stato piantato nel 1999, quindi non proprio giovanissimo. Invecchiamento in barrique francesi, per un periodo che immagino sia di un anno: non ne ho trovato traccia in giro. Da sottolineare, da parte della Maison Anselmet, la volontà di affinacare uvaggi autoctoni della Valle d’Aosta con uve internazionali come Pinot Noir, Merlot e questo Syrah: mi sembra un ottimo metodo per far percepire le potenzialità del territorio, del terreno, più elevato rispetto alla maggior parte dei vigneti italiani. Adesso verso nel bicchiere nel vino: si degusta. ABV 14%.
Naso: scuro, l’impatto alcolico è inizialmente alto per andare poi a scemare dopo adeguata ossigenazione; frutta rossa evidente, paprika affumicata e pepe nero. Naso fruttato e speziato in egual misura.
Palato: imbocco salino, discretamente minerale, poi pepe nero che va a sorreggere la frutta rossa, ciliegia e amarena; palato dotato di buona intensità. Acidità non esasperata, bel tannino lungo tutto il sorso.
Finale: pepe nero, cacao amaro, frutta rossa piuttosto matura, buona complessità anche in questo frangente.
Commento: ottimo bilanciamento delle componenti e buona complessità generale. Gradevole, ben fatto. Meritevole di un’analisi attenta, è possibile abbia ancora qualche anno di cantina come potenziale.
Valutazione: 87/100
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