Vado oggi a degustare un vino della Valle d’Aosta, il Semel Pater 2016 di Maison Anselmet. Le note storiche che ho trovato sul sito aziendale parlano di un’azienda attiva da pochi anni, dal 2001, ma che in realtà si tramanda la coltivazione della vite dal 1585. Fino agli anni ’70 la produzione era limitata all’uso casalingo: la vendemmia produceva uva per il consumo familiare, senza dedicarsi alla vendita. Dal 1978 Renato Anselmet ha deciso di acquistare maggiori terreni, aumentando gradualmente la produzione e successivamente, con il figlio Giorgio Anselmet, l’azienda è diventata l’occupazione principale della famiglia. Oggi la Maison Anselmet produce circa 60.000 bottiglie divise su più prodotti: Pinot nero, Syrah, Chardonnay e Chambave, gli ettari non sono molti, circa 7, ma la sensazione è quella di un’azienda che gradualmente crescerà inesorabilmente. Vado oggi ad assaggiare il Semel Pater vendemmia 2016, Pinot nero 100%, 13,5% gradi e 18 mesi in barrique per circa 3.000 bottiglie prodotte. Posso affermare che è il top di gamma della produzione della Maison Anselmet, di cui presto scriverò ancora per la recensione del Syrah 2015, compagno di degustazione del qui presente Semel Pater. Bene, procedo a versare nel bicchiere il vino: prosit.
Naso: echi di affumicatura, frutta con guscio (nocciola e mandorla), pepe nero, poi piccola frutta rossa, amarena, ciliegia e ribes; pomodoro. Dopo qualche minuto nel bicchiere fragola intensa, pino silvestre ed echi di rabarbaro.
Palato: tannino polveroso, frutta rossa, acidità non elevata ma costante, carne cotta.
Finale: alta intensità, frutta rossa come ciliegia e mora, pepe nero ed echi di legno.
Commento: a una complessità al naso di ottimo livello non corrisponde un palato di uguale bontà. Comunque ben fatto, un vino da bere con calma, denso di sfaccettature.
Valutazione: 86/100
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