Pedrotti Spumanti: un’azienda della zona di Trento, sita a Nomi, che dal 1901 (oltre cent’anni di storia) produce vino e in particolare spumante. Nati come produttori di vini fermi, negli anni ’70 Paolo Pedrotti ha l’intuizione di virare verso le bollicine, verso quel TrentoDoc che oggi è conosciuto in tutto il mondo. E’ complice anche l’acquisto di una cantina particolare, una grotta naturale utilizzata anche durante la Prima Guerra Mondiale per far riposare sui lieviti i prodotti della vendemmia, oggi visitabile e ancora in funzione. Pedrotti produce diversi spumanti, una linea classica composta da Brut e Brut Nature, e una linea di millesimi oltre a una linea riserva con invecchiamenti decisamente prolungati. Questo Brut Nature resta sui lieviti almeno 30 mesi prima della sboccatura, residuo zuccherino molto basso e, ovviamente, lavorazione in Metodo Classico, come da previsioni insomma. La bottiglia in mio possesso è stata sboccata nel luglio 2018.
Naso: crosta di pane, olio d’oliva, abbondante speziatura di zafferano e pepe bianco, poi pesca bianca e acidità citrica, quest’ultima che emerge maggiormente dopo qualche minuto nel bicchiere. Buona complessità.
Palato: bollicina fine e intensa, sopra la media. Astringenza e acidità, quest’ultima citrica come vista al naso, succo di limone. Spezie non molto presenti, echi minerali di buona fattura.
Finale: intensità medio-alta, tracce minerali, spezie come zafferano e pepe bianco. Persistenza lunga, secchezza ridotta.
Commento: un vino di carattere, soprattutto al palato dove l’acidità spicca tra le varie note, piacevole e persistente. Resta fresco a lungo, la gioventù lo mantiene vivace lungo tutta la bevuta. Consigliato.
Valutazione: 88/100
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