La storia ci narra di intrecci tra l’abbazia produttrice di Westvleteren, la trappista più nota e più celebrata, e l’azienda che oggi (dal 1998) produce la gamma St. Bernardus. Avendo indugiato numerose volte sulla Abt 12, anche questa un classico del mondo belga del fare birra, dirottiamo su questa Pater 6, meno carica di alcol rispetto alla sorella maggiore, ma che ci ha svelato comunque una buona complessità mista alla semplicità di beva che, per ragioni etiliche, la Abt 12 non ha e nemmeno vuole avere. Una dubbel che dunque non sfigura vicino alla quad di casa Sint Bernardus.
ABV: 6,7%
Scadenza 04.01.2019
Aspetto: ampia schiuma ocra, bolle fini. Colore marrone con riflessi rossi.
Naso: caramello, ampie spezie come pepe bianco e cannella, frutta secca abbondante. Marmellata di fragola molto evidente, ciliegia e amarena. Ottima intensità.
Palato: carbonazione medio-alta, caramello e frutta candita, zucchero di canna e frutta rossa, quest’ultima piuttosto evanescente. Nonostante la gradazione non propriamente da session, la sensazione è di una birra a basso tenore alcolico, ben sotto la cifra riportata in etichetta.
Finale: medio, frutta secca e canditi, punte zuccherine, pepe nero e caramello persistenti.
Commento: prodotto di bassa gradazione del birrificio, bevibilità estrema e complessità buona. Promozione a pieni voti.
Valutazione: 8/10
Scrivi un commento