Arrivo a recensire un vino, un Satèn Franciacorta DOCG di Castel Faglia, che ho bevuto spesso negli ultimi mesi per l’abbondante reperibilità in uno dei miei supermercati di fiducia, quello con la lettera lunga. Il prezzo è superiore alla media, eppure la buona qualità costante ha vinto sull’esborso di maggior denaro: rimane una sicurezza e probabilmente ne comprerò ancora. Qualche dettaglio sulla bottiglia: si tratta di un prodotto 100% uve Chardonnay, vendemmia a metà agosto e due anni di maturazione, con precisazione della data di sboccatura, Ottobre 2018. Un metodo classico, dunque, e Satèn con pressione in bottiglia minore rispetto allo standard. Procedo ora con il bicchiere pieno.
ABV: 12,5%
Sboccatura: Ottobre 2018
Naso: acidità presente, pepe bianco e zafferano, leggera nota minerale, echi di cantina. La parte fruttata è piuttosto flebile, pesca bianca e albicocca. Buona complessità.
Palato: bollicina fine di media persistenza, acidità sopra la media, ancora note speziate di zafferano e pepe bianco. La frutta rimane sotto traccia. Note saline verso la conclusione del sorso.
Finale: amaricante, pepe nero, olio d’oliva e note minerali. Persistenza medio-lunga, media intensità.
Commento: questo Satèn è dotato di buona complessità e ottimo bilanciamento tra le componenti, andando a sviluppare note minerali piuttosto interessanti, il tutto in favore di un’ottima beva. Consigliato.
Valutazione: 88/100
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