Port Charlotte 2001/2013 (Malts of Scotland, 2013, 58,2%) Cask 13052
Naso: uovo sodo, torba, zafferano, una bella affumicatura ben presente. Prosegue poi con qualche spezia, tra cui pepe bianco. C’è anche del bacon, della carne cotta generica. Diverse spezie, oltre al sopracitato pepe bianco anche cardamomo e un filo di zenzero. Con acqua esplodono l’uovo ed il bacon, per arrivare su territori floreali.
Gusto: qui siamo su territori decisamente speziati, con il pepe nero e la paprika a contendersi la punta della lingua. Si prosegue con carne cotta, carne alla brace, poi c’è qualche frutto rosso e l’onnipresente uovo sodo. Concludiamo con un bel legno e spezie del legno. Non si sente l’alcol. Con acqua non si mischiano troppo le carte in tavola, emerge forse di più il bacon a discapito delle spezie, comunque presenti. Maggiore dolcezza.
Finale: uovo sodo, frutti rossi, pepe nero, paprika e legno. Leggera liquirizia salata. Cacao amaro.
Commento: un single cask un po’ strano benchè nei confini della distilleria. Qui siamo su territori un po’ più speziati del compare di bevute ma non per questo meno buoni, un single cask che non impressiona in negativo ma anzi ha diverse carte vincenti. Ci auguriamo di bere tanti Port Charlotte così.
Valutazione: 87
Port Charlotte Islay Barley (OB, 2014, 50%)
Naso: più maltoso del fratello, qui siamo in territori più dolci con un malto zuccherino. Torba e sale, l’immancabile uovo sodo, personalmente ormai trademark di questi Port Charlotte. Anche qui un filo di bacon e carne cotta, sempre molto dolce e misurata. Ci sono anche diversi agrumi canditi, soprattutto dopo qualche minuto nel bicchiere. Fragole e piccoli frutti rossi. Foglie del thè ed impasto per pane dopo qualche tempo. Con acqua emergono delle note floreali interessanti, stile amaro nazionale.
Gusto: marittimo, pepe nero e sale in ugual misura, poi agrumi canditi in grande abbondanza, si prosegue con qualche altra spezia, pepe bianco e paprika, per arrivare al cuore del whisky, un malto ben fatto e biscottato. Siamo anche qui su territori abbastanza dolci ma mai smaccatamente tali. Uovo sodo, bacon e spezie del legno. Con acqua erbe floreali e liquirizia.
Finale: legno, agrumi canditi, sale, pepe nero e pepe bianco.
Commento: più tranquillo del single cask di cui sopra, qui siamo nel DNA pieno della distilleria con qualche miglioria. Speriamo sia solo un passo nell’evoluzione di Port Charlotte e che i prossimi OB siano in linea con questo!
Valutazione: 86
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