Glendronach 12 Sauternes Cask Finish (OB, 2014, 46%)
Naso: il sentore vinoso è forte, vicino a qualche vino rosso che ho assaggiato. Stiamo parlando anche di una buona misura di legno dolce, più qualche frutto rosso, mela pera e fragola soprattutto. Qualche agrume, cedro in particolare, emerge dopo qualche minuto. Il malto ci mette un po’ ad arrivare ma alfine giunge, un malto biscottato da impasto per biscotti, biscotti ai cereali.
Gusto: imbocco fresco, poi si scalda velocemente, puntine speziate sulla punta della lingua, di sale e pepe, più pepe che sale, poi un bel malto rotondo e masticabile. Siamo su territori fruttati, un po’ di mela e pera, quasi arancia e marmellate varie. Tipico Glendronach style non sherry, come provato nel caso del Virgin oak.
Finale: spezie, legno dolce e spezie del legno, mela e pera, foglie del thè e tabacco.
Commento: c’è qualcosa di buono in questo whisky, soprattutto lo spirito di Glendronach che veleggia sicuro in alto mare. Questi finish sono sempre difficili, soprattutto quelli in vino “normale”. Non un capolavoro ma comunque onesto.
Valutazione: 85
Glendronach 18 Tawny Port Finish (OB, 2014, 46%)
Naso: inizia con frutta marcia, fragole e mele molto, molto mature, poi qualche sentore di rum, agricolo, senza particolari fronzoli. C’è un forte odore di funghi secchi, di zafferano, di risotto giallo, di brodo di carne, il tutto, fortunatamente, in un unicum. Anche una nota farmy, campagnola, di erbe aromatiche e stalla.
Gusto: molto simile al naso, qui abbiamo spezie sulla punta della lingua, soprattutto cardamomo e rabarbaro, poi frutta marcia, mela pera fragola, arancia in confettura e limone. Completa il tutto un sentore di rum molto leggero ma presente, però è di rum non pregiatissimo per usare un eufemismo. Si sente l’alcol. Cacao e caffè in polvere.
Finale: frutta marcia, tabacco, legno e spezie del legno, vaniglia, banana.
Commento: non un gran whisky, soprattutto per questo senso di frutta marcia che ci ha perseguitati per qualche ora. Non sappiamo se sia voluto o dovuto ad una cattiva conservazione del sample (cosa che ci auguriamo) ma insomma, non una gran bevuta. Il primo colpo basso di Glendronach e speriamo che sia anche l’unico.
Valutazione: 81
La Luna Rossa Cuvèe 2010 (Birrificio del Ducato, 2010, 8%)
Naso: acidula, ciliegia sicuramente, più qualche altro frutto rosso. Amarene sotto spirito ad esempio, ma anche fragola non ancora matura. Completa una nota caramellata, quasi vanigliata. Morbido calore etilico, soprattutto in ampio bicchiere. Aceto di vino.
Gusto: consistenza watery, poi abbiamo gomma americana alla fragola e i caratteristici frutti rossi (ciliegia, amarena), più un bel legno dolce
Finale: morbido e rotondo, acido e frutta rossa. Molto piacevole ma non molto lungo.
Commento: schiuma quasi assente, perlomeno in questa bottiglia, si presenta quasi come una kriek per l’acidità pronunciata. Buoni i frutti rossi e buono tutto, avrei gradito un finale più lungo. Rara espressione di un birrificio spesso al top.
Valutazione: 88
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