Naso: molto iodato, un naso marittimo e costiero, ostriche, liquirizia, quasi mentolato, tutto questo all’inizio. Dopo qualche tempo, quando inizia a “scaldarsi”, abbiamo una sensazione di bacon caldo e di frutti rossi, poi marmellata di arancia ed altre confetture. Qualche spezia, pepe bianco.
Gusto: imbocco fresco e vivace, poi puntine saline e di pepe nero, un misto perfetto di costiero e di invecchiamento in sherry. Ancora arance in marmellata, alghe marine giapponesi (quelle del ristorante per intenderci), bacon, frutti rossi in quantità (fragola), molto masticabile quasi oleoso. Tabacco ed un’affumicatura da manuale.
Finale: lungo e completo, legno, pepe nero, dolcezza da sherry (frutti rossi in quantità). Fumo e tabacco.
Commento: un esemplare di razza per Lagavulin che festeggia al meglio il Festival di quest’anno. Da premiare per la costanza in ogni componente.
Valutazione: 92
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